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INDAGINE SULLE ASSEMBLEE 2

 

 a cura di Nicola Martella

 

 

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3. Impulsi o spinte dal «movimento dei Fratelli»

 

Secondo la tua analisi e la tua esperienza, quali impulsi o spinte sono scaturiti, nel tempo, dalle Assemblee dei Fratelli per essere un contributo significativo al cristianesimo e per l’avanzamento del regno di Dio?

     Mi spiego meglio. Una batteria serve per dare energia ad altri. Quindi, qual è il significativo contributo positivo, gli impulsi spirituali e le spinte morali, che il movimento dei Fratelli ha dato ad altri movimenti e chiese cristiani? Se c’è qualcosa, per cui i Fratelli oggigiorno sono apprezzati, qual è?

 

1. I contributi dei lettori 2. La valutazione dei dati 3. Eventuali altri aspetti

 

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1. I contributi dei lettori

 

Abele Longo: Le assemblee, almeno nella zona da cui provengo, hanno da sempre sentito fortemente l’impulso per l’evangelizzazione. Si può dire a giusta ragione che la predicazione della Parola, all’interno degli incontri settimanali in sala, procedeva di pari passo con la predicazione per le piazze della città. Sono, infatti, molti i credenti, che possono raccontare di essere venuti al Signore in questo modo. {24-11-2014}

 

Matteo Ricciotti: In primis l’evangelizzazione. Non solo nella propria città (parlo anch’io della zona da cui provengo), ma anche nei comuni limitrofi. Inoltre, a livello di vita comunitaria della chiesa locale, l’attenzione e la cura verso i bambini, gli adolescenti, i giovani, le coppie (fidanzati e marito-moglie), le attività nei vari campi biblici, gli incontri giovanili, la riunione dedicata specificatamente alla preghiera. {24-11-2014}

 

Pietro Calenzo: A mio avviso, la testimonianza personale giornaliera, data con conoscenza biblica, ma anche con amore e pacatezza. Certo la predicazione nelle piazze non deve essere mai trascurata. {24-11-2014}

 

Fortuna Fico: Concordo col fratello Pietro; la nostra testimonianza di vita urla più forte di centomila parole! {24-11-2014}

 

Stefano Frascaro: Ho avuto modo di leggere sul «Cristiano» e su vari altri siti la storia dei «Fratelli». Indubbiamente la testimonianza della fedeltà delle promesse di Dio ha contribuito molto. Inoltre, anche le cellule di studio, con la loro franchezza e freschezza, hanno contribuito all’avanzamento del regno di Dio. {24-11-2014}

 

Matteo Ricciotti: Non avevo colto il significato di «contributo significativo al cristianesimo e per l’avanzamento del regno di Dio», inteso nel panorama ampio delle varie espressioni del mondo evangelico. Io mi limitavo alle aree geografiche da me conosciute, e tutte dei «Fratelli». Chi, come me, non ha un panorama internazionale ha effettivamente dei limiti; ma a questo si può ovviare, se ci dai una mano. Un forte abbraccio in Cristo. {24-11-2014}

 

Martella Nicola: Non c’è solo il panorama internazionale, ma anche quello nazionale. Per che cosa sono conosciuti, in senso (pro)positivo, e apprezzati i Fratelli in Italia dalle altre denominazioni?

 

Matteo Ricciotti: Nel lontano 1985, per motivi di lavoro, sono stato a Grosseto per 8 mesi. Ho avuto modo di riscontrare che la chiesa apostolica in Italia parla molto bene delle chiese dei Fratelli. Spero che lo sia ancora oggi. {24-11-2014}

 

Stefano Frascaro: Non riesco a capire, caro Nicola, come poter rispondere alla tua domanda. Io posso dire che cosa hanno lasciato fratelli come Müller o il Guicciardini. Opere concrete, ma realizzate confidando completamente alla misericordia di Dio. Non so quanto siamo apprezzati dalle altre denominazioni. Siamo chiese «libere», non vogliamo un «papa» come pastore, siamo attivi nello studio e nella evangelizzazione… esattamente l’opposto di tante altre denominazioni. {24-11-2014}

 

Martella Nicola: Di là dall’apprezzamento o meno da parte delle altre denominazioni, un contributo da parte delle assemblee dei Fratelli c’è stato. Tu menzioni il cristianesimo pratico di Georg Müller (lui proveniva dal pietismo). C’è anche l’impulso per la missione di Groves. In varie parti del mondo i Fratelli hanno fondato scuole, ospedali, case editrici, ecc. In Germania la Elberfelder, tradotta e prodotta dai Fratelli fin dal 19° secolo, è molto apprezzata per letterarietà e precisione nella traduzione. E così via (lascio spazio anche alla vostra riflessione).

 

Stefano Frascaro: Ed è proprio questo che volevo evidenziare e che, a quanto pare, non ci sono riuscito. Ovvero mettersi praticamente all’opera. È questo credo un segno concreto e un contributo significativo all’avanzamento del Regno. {24-11-2014}

 

Pietro Calenzo: Secondo il comune sentire, che ascolto intorno a me da credenti di altre denominazioni, le assemblee dei Fratelli molto sono apprezzate per una buona preparazione biblica di base di tutti i credenti, per la semplicità e l’amore di Dio, che traspare nelle adunanze. {24-11-2014}

 

Giovanni Buselli: È interessantissimo l’argomento! Esso meriterebbe diverso tempo e analisi. In poche parole, il movimento dei Fratelli contribuisce al panorama evangelico con l’attenzione alla sana dottrina, alla teoria dell’impegno personale; in alcuni casi anche con la formazione, spesso con l’attenzione a un sano «ordine». Purtroppo, però, esiste anche l’elenco delle cose che non vanno. ☺ {24-11-2014}

 

Maurizio Marino: A me piace anche ricordare l’attaccamento e la dedizione allo studio delle «Sacre Scritture», che tra i Fratelli assume un posto di primo piano. Ricordo che alcuni anni fa un fratello, responsabile di un banco libri ambulante, mi disse che, quando visitava chiese dei Fratelli vendeva solo libri e commentari, mentre nelle altre si vendevano solo gadget e musica.

     Inoltre l’evangelizzazione personale. Nel paese natio di mia moglie per anni, prima di convertirci, c’era, nella casa accanto, una famiglia di credenti pentecostali, che mai si azzardarono a parlarci del vangelo. Sapevamo che erano evangelici ma niente di più. Le altre chiese in genere ritengono l’evangelizzazione come opera esclusiva del pastore o dei ministri ordinati, attraverso pubbliche manifestazioni.

     Nella chiesa dei Fratelli, invece, ho personalmente sperimentato quello spirito, che fu dei credenti di Tessalonica: «Infatti, da voi la parola del Signore ha echeggiato ... in ogni luogo» [1 Ts 1,8, N.d.R.] {24-11-2014}

 

Martella Nicola: Quali altri impulsi positivi hanno dato le Assemblee al cristianesimo in genere in vari campi, sia per l’avanzamento della conoscenza, sia in senso pratico? È possibile che molti credenti della assemblee siano meno consapevoli di quanto pensiamo dei contributi apportati da singoli, chiese, missioni e altre organizzazioni, esistenti nel variegato nostro movimento a livello nazionale, europeo e mondiale! Tu che ne sai?

 

 

2. La valutazione dei dati

 

Dopo aver avviato il quesito, ho cercato di non intervenire sulle singole asserzioni dei partecipanti, al fine di lasciare libertà e non condizionare le risposte. Ora, faccio una mia valutazione dei dati pervenuti. A ciò aggiungo anche alcune mie valutazioni generali. Ciò non toglie, che anche altri posano aggiungere le loro proprie valutazioni riassuntive. {Nicola Martella}

 

     ■ L’evangelizzazione: Questa viene menzionata come uno degli aspetti, in cui le assemblee sono attive nel panorama evangelico: predicare nelle piazze della propria città e in quelle dei comuni limitrofi. Viene messo un certo peso sulla testimonianza personale nella vita quotidiana. L’evangelizzazione è soprattutto personale e non si riduce alle pubbliche manifestazioni mediante l’intervento di particolari persone (conduttori, pastori, evangelisti), come può succedere in alte chiese.

 

     ■ Cura nei gruppi d’interesse: È stata evidenziata la cura e l’istruzione verso in differenti gruppi, presenti nell’assemblea, a seconda dell’età (bambini, adolescenti, giovani), del genere (sovente donne, più raramente uomini) e in connessione col matrimonio (fidanzati, coniugi). Aggiungerei anche l’istruzione dei collaboratori. Alcuni strumenti validi si trovano anche al di fuori della comunità, come i campi biblici d’ogni specie, le conferenze e i convegni.

 

     ■ Cellule bibliche: Anch’esse sono state menzionate. All’inizio, gli incontri dei Fratelli avveniva nelle case e lo strumento era il dialogo fraterno riguardo alla Parola e l’istruzione dei più giovani nella fede da parte dei più maturi. Col tempo, però, le attività furono dislocate sempre di più nelle sale di culto. Da decenni, in diverse comunità in Italia e specialmente all’estero, ai raduni nelle sale sono affiancati degli incontri nelle case più informali, ai fini della comunione, della preghiera e dello studio biblico. Tali cellule bibliche non sono conosciute, però, dappertutto qui in Italia, né tanto meno amate da tutti i conduttori; ci sono quei conduttori che vogliono sempre avere i credenti sotto controllo in incontri, in cui essi siano presenti. Le cellule bibliche sono un ottimo strumento per far sviluppare le funzioni ministeriali di guida, insegnamento e cura in coloro, che hanno i corrispondenti carismi.

 

     ■ Biblicamente preparati: L’attaccamento personale alla Parola e la pluralità di coloro, che servono nella sua esposizione, danno ai credenti delle assemblee, come è stato evidenziato, buona preparazione biblica di base a tutti i membri. È stata menzionata l’attenzione alla sana dottrina. Tutto ciò rende i membri di un’assemblea anche capaci di esercitare il discernimento biblico e di poter riconoscere facilmente i falsi insegnamenti.

     È stato evidenziato anche che nelle assemblee, a differenza di altre chiese, c’è un grande acquisto e uso di libri e commentari. Per anni, ho girato nelle chiese dei Fratelli per ministero e ho constatato che quelle, in cui venivano comprati molti libri, erano anche quelle più spiritualmente vivaci, zelanti e attive. Purtroppo, fra le assemblee ci sono anche quelle di tipo massimalista; in esse mi sono sentito dire: «Ho la Bibbia e questa mi basta», per dire: «Non leggo altro». E ciò si vedeva pure nell’encefalogramma spirituale piatto, che dominava la maggior parte dei credenti di tale comunità, in cui nessuno si poneva domande né cercava risposte e in cui i credenti apparivano piuttosto spenti.

 

     ■ Orizzonte ristretto?: Mi ha meravigliato che i lettori non abbiano menzionato i tanti impulsi, che membri delle Assemblee dei Fratelli hanno dato al cristianesimo e, addirittura, anche alla società. Alcune cose le ho dette già sopra, che ripeto e completo qui. Esponenti dei Fratelli hanno aperto una serie di opere religiose e sociali: orfanatrofi (cfr. Georg Müller), ospedali, scuole pubbliche, istituti biblici, case editrici, società bibliche, e così via. Poiché la Bibbia è la cosa più importante per loro, hanno spesso tradotto porzioni della Bibbia e tutta la sacra Scrittura nella propria lingua (cfr. la Elberfelder tedesca) e in tante altre.

     A molti di loro sono probabilmente sconosciuti i «colpoltori», fratelli che andavano di luogo in luogo, per rifornire le chiese con Bibbie e letteratura cristiana e per evangelizzare mediante tali strumenti. A molti di loro sfuggono pure i «fratelli itineranti», che visitavano le chiese per supplire alle carenze dei conduttori o per dare consigli pastorali. L’evangelizzazione con le tende è stato lo strumento maestro per evangelizzare nell’ultimo dopoguerra; esse furono anche usate in caso di calamità naturali. Altri strumenti sono stati quelli della «esposizione della Bibbia» e, a volte, del tabernacolo in scala.

     Da sempre i Fratelli sono stati attivi nel campo dell’editoria, nella produzione di trattati, libri, riviste, calendari e di altra letteratura. Libri di studio e commentari, scritti da membri competenti delle Assemblee, hanno dato un gran contributo a tutto il cristianesimo e sono apprezzati anche in altre denominazioni.

 

 

3. Eventuali altri aspetti

 

Qui i lettori possono aggiungere altri aspetti non menzionati da altri oppure, se hanno capacità analitica, possono fare le loro valutazioni di quanto già detto sopra.

 

► URL di origine: http://CFLazio.altervista.org/Pecu/A1-Ind2-3-Impulsi_da-Cdf.htm

03-07-2012; Aggiornamento: 24-11-2014

 

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