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Fortuna Fico: Concordo col fratello Pietro; la nostra
testimonianza di vita urla più forte di centomila parole! {24-11-2014}
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Stefano Frascaro:
Ho avuto modo di leggere sul «Cristiano» e su vari altri siti la storia dei
«Fratelli». Indubbiamente la testimonianza della fedeltà delle promesse di
Dio ha contribuito molto. Inoltre, anche le cellule di studio, con la
loro franchezza e freschezza, hanno contribuito all’avanzamento del regno di
Dio. {24-11-2014}
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Matteo Ricciotti: Non avevo colto il significato di «contributo significativo al cristianesimo e per l’avanzamento
del regno di Dio», inteso nel panorama ampio delle varie espressioni del mondo
evangelico. Io mi limitavo alle aree geografiche da me conosciute, e
tutte dei «Fratelli». Chi, come me, non ha un panorama internazionale ha
effettivamente dei limiti; ma a questo si può ovviare, se ci dai una
mano. Un forte abbraccio in Cristo. {24-11-2014}
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Martella Nicola: Non c’è solo il panorama
internazionale, ma anche quello nazionale. Per che cosa sono
conosciuti, in senso (pro)positivo, e apprezzati i Fratelli in Italia dalle
altre denominazioni?
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Matteo Ricciotti: Nel lontano 1985, per motivi
di lavoro, sono stato a Grosseto per 8 mesi. Ho avuto modo di riscontrare che la
chiesa apostolica in Italia parla molto bene delle chiese dei Fratelli.
Spero che lo sia ancora oggi. {24-11-2014}
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Stefano Frascaro:
Non riesco a capire, caro Nicola, come poter rispondere alla tua domanda. Io
posso dire che cosa hanno lasciato fratelli come Müller o il
Guicciardini. Opere concrete, ma realizzate confidando completamente alla
misericordia di Dio. Non so quanto siamo apprezzati dalle altre denominazioni.
Siamo chiese «libere», non vogliamo un «papa» come pastore, siamo attivi
nello studio e nella evangelizzazione… esattamente l’opposto di tante altre
denominazioni. {24-11-2014}
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Martella Nicola: Di là dall’apprezzamento o
meno da parte delle altre denominazioni, un contributo da parte delle assemblee
dei Fratelli c’è stato. Tu menzioni il cristianesimo pratico di Georg Müller
(lui proveniva dal pietismo). C’è anche l’impulso per la missione di Groves.
In varie parti del mondo i Fratelli hanno fondato scuole, ospedali, case
editrici, ecc. In Germania la Elberfelder, tradotta e prodotta dai
Fratelli fin dal 19° secolo, è molto apprezzata per letterarietà e precisione
nella traduzione. E così via (lascio spazio anche alla vostra riflessione).
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Stefano Frascaro: Ed è proprio questo che
volevo evidenziare e che, a quanto pare, non ci sono riuscito. Ovvero
mettersi praticamente all’opera. È questo credo un segno concreto e
un contributo significativo all’avanzamento del Regno. {24-11-2014}
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Pietro Calenzo: Secondo il comune sentire,
che ascolto intorno a me da credenti di altre denominazioni, le assemblee dei
Fratelli molto sono apprezzate per una buona preparazione biblica di base
di tutti i credenti, per la semplicità e l’amore di Dio, che
traspare nelle adunanze. {24-11-2014}
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Giovanni Buselli: È interessantissimo
l’argomento! Esso meriterebbe diverso tempo e analisi. In poche parole, il
movimento dei Fratelli contribuisce al panorama evangelico con l’attenzione
alla sana dottrina, alla teoria dell’impegno personale; in alcuni casi anche
con la formazione, spesso con l’attenzione a un sano «ordine». Purtroppo,
però, esiste anche l’elenco delle cose che non vanno. ☺ {24-11-2014}
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Maurizio Marino:
A me piace anche ricordare l’attaccamento e la dedizione allo studio delle
«Sacre Scritture», che tra i Fratelli assume un posto di primo piano.
Ricordo che alcuni anni fa un fratello, responsabile di un banco libri
ambulante, mi disse che, quando visitava chiese dei Fratelli vendeva solo
libri e commentari, mentre nelle altre si vendevano solo gadget e musica.
Inoltre l’evangelizzazione personale. Nel paese natio di mia moglie
per anni, prima di convertirci, c’era, nella casa accanto, una famiglia di
credenti pentecostali, che mai si azzardarono a parlarci del vangelo.
Sapevamo che erano evangelici ma niente di più. Le altre chiese in genere
ritengono l’evangelizzazione come opera esclusiva del pastore o dei
ministri ordinati, attraverso pubbliche manifestazioni.
Nella chiesa dei Fratelli, invece, ho personalmente sperimentato quello
spirito, che fu dei credenti di Tessalonica: «Infatti, da voi la parola del
Signore ha echeggiato ... in ogni luogo» [1 Ts 1,8, N.d.R.] {24-11-2014}
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Martella Nicola: Quali altri impulsi
positivi hanno dato le Assemblee al cristianesimo in genere in vari campi, sia
per l’avanzamento della conoscenza, sia in senso pratico? È possibile che molti
credenti della assemblee siano meno consapevoli di quanto pensiamo dei
contributi apportati da singoli, chiese, missioni e altre organizzazioni,
esistenti nel variegato nostro movimento a livello nazionale, europeo e
mondiale! Tu che ne sai?
2. La valutazione dei dati
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Dopo aver avviato il quesito, ho cercato di non intervenire sulle singole
asserzioni dei partecipanti, al fine di lasciare libertà e non condizionare le
risposte. Ora, faccio una mia valutazione dei dati pervenuti. A ciò aggiungo
anche alcune mie valutazioni generali. Ciò non
toglie, che anche altri posano aggiungere le loro proprie valutazioni
riassuntive. {Nicola Martella}
■ L’evangelizzazione: Questa viene menzionata come uno degli
aspetti, in cui le assemblee sono attive nel panorama evangelico: predicare
nelle piazze della propria città e in quelle dei comuni limitrofi. Viene
messo un certo peso sulla testimonianza personale nella vita quotidiana. L’evangelizzazione è soprattutto personale e non si riduce alle pubbliche manifestazioni mediante
l’intervento di particolari persone (conduttori, pastori, evangelisti), come può succedere in alte chiese.
■ Cura nei gruppi d’interesse: È stata evidenziata la cura e
l’istruzione verso in differenti gruppi, presenti nell’assemblea, a
seconda dell’età (bambini, adolescenti, giovani), del genere (sovente donne, più
raramente uomini) e in connessione col matrimonio (fidanzati, coniugi).
Aggiungerei anche l’istruzione dei collaboratori. Alcuni strumenti validi si
trovano anche al di fuori della comunità, come i campi biblici d’ogni
specie, le conferenze e i convegni.
■ Cellule bibliche: Anch’esse sono state menzionate. All’inizio,
gli incontri dei Fratelli avveniva nelle case e lo strumento era il dialogo
fraterno riguardo alla Parola e l’istruzione dei più giovani nella fede da parte
dei più maturi. Col tempo, però, le attività furono dislocate sempre di più
nelle sale di culto. Da decenni, in diverse comunità in Italia e
specialmente all’estero, ai raduni nelle sale sono affiancati degli incontri
nelle case più informali, ai fini della comunione, della preghiera e dello
studio biblico. Tali cellule bibliche non sono conosciute, però, dappertutto qui
in Italia, né tanto meno amate da tutti i conduttori; ci sono quei conduttori
che vogliono sempre avere i credenti sotto controllo in incontri, in cui essi
siano presenti. Le cellule bibliche sono un ottimo strumento per far sviluppare
le funzioni ministeriali di guida, insegnamento e cura in coloro, che
hanno i corrispondenti carismi.
■ Biblicamente preparati: L’attaccamento personale alla Parola e la
pluralità di coloro, che servono nella sua esposizione, danno ai credenti delle
assemblee, come è stato evidenziato, buona preparazione biblica di base a
tutti i membri. È stata menzionata l’attenzione alla sana dottrina. Tutto
ciò rende i membri di un’assemblea anche capaci di esercitare il
discernimento biblico e di poter riconoscere facilmente i falsi
insegnamenti.
È stato evidenziato anche che nelle assemblee,
a differenza di altre chiese, c’è un grande acquisto e uso di
libri e commentari.
Per anni, ho girato nelle chiese dei Fratelli per ministero e ho constatato che
quelle, in cui venivano comprati molti libri, erano anche quelle più
spiritualmente vivaci, zelanti e attive. Purtroppo, fra le assemblee ci
sono anche quelle di tipo massimalista; in esse mi sono sentito dire: «Ho
la Bibbia e questa mi basta», per dire: «Non leggo altro». E ciò si vedeva pure
nell’encefalogramma spirituale piatto, che dominava la maggior
parte dei credenti di tale comunità, in cui nessuno si poneva domande né cercava
risposte e in cui i credenti apparivano piuttosto spenti.
■ Orizzonte ristretto?: Mi ha meravigliato che i lettori non abbiano
menzionato i tanti impulsi, che membri delle Assemblee dei Fratelli hanno dato
al cristianesimo e, addirittura, anche alla società. Alcune cose le ho dette già
sopra, che ripeto e completo qui. Esponenti dei Fratelli hanno aperto una serie
di opere religiose e sociali: orfanatrofi (cfr. Georg Müller), ospedali,
scuole pubbliche, istituti biblici, case editrici, società bibliche, e così via.
Poiché la Bibbia è la cosa più importante per loro, hanno spesso tradotto
porzioni della Bibbia e tutta la sacra Scrittura nella propria lingua (cfr. la
Elberfelder tedesca) e in tante altre.
A molti di loro sono probabilmente sconosciuti i «colpoltori»,
fratelli che andavano di luogo in luogo, per rifornire le chiese con Bibbie e
letteratura cristiana e per evangelizzare mediante tali strumenti. A molti di
loro sfuggono pure i «fratelli itineranti», che visitavano le chiese per
supplire alle carenze dei conduttori o per dare consigli pastorali.
L’evangelizzazione con le tende è stato lo strumento maestro per
evangelizzare nell’ultimo dopoguerra; esse furono anche usate in caso di
calamità naturali. Altri strumenti sono stati quelli della «esposizione della
Bibbia» e, a volte, del tabernacolo in scala.
Da sempre i Fratelli sono stati attivi nel campo dell’editoria,
nella produzione di trattati, libri, riviste, calendari e di altra letteratura.
Libri di studio e commentari, scritti da membri competenti delle
Assemblee, hanno dato un gran contributo a tutto il cristianesimo e sono
apprezzati anche in altre denominazioni.
3. Eventuali altri aspetti
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